Mio papà dipinge parole

Un raffinato viaggio nella cultura azteca seguendo la giornata di un tlacuilo (scriba)
e di suo figlio che, sulle orme del padre, impara un mestiere tramandato di generazione in generazione.

In arrivo in libreria in occasione della Festa del papà, un meta-libro sull’importanza della parola che racconta anche il profondo legame tra i mexica (il popolo che in Europa chiamiamo aztechi) e la loro terra.

Dal 10 marzo in libreria per Caissa Italia

Mio papà dipinge parole
scritto da Sandra Siemens
illustrato da Amanda Mijangos
tradotto da Yuri Garrett
cm 25 x 20
pp. 32, copertina cartonata
euro 16,50
Collana Filopiume
ISBN 978-88-6729-147-2

Età: 7+

In libreria dal 10 marzo 2023

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Il lavoro di mio padre è il più bello del mondo. Mio papà dipinge parole.

È un tlacuilo.

Mi insegna quello che sa, così quando sarò grande anche io sarò un tlacuilo.

Questa è una storia di un luogo e di un tempo lontano, che racconta il Messico prima che gli spagnoli arrivassero in quelle terre.
Ma è anche la storia di un papà e di un figlio, e di un mestiere tramandato di generazione in generazione. Una storia che parla di libri, della parola, di conoscenza e di memoria, di famiglia e di come la trasmissione della cultura formi l’identità di un popolo ma anche del nostro piccolo protagonista.

Un meta-libro sull’importanza della parola

Con Mio papà dipinge parole, Sandra Siemens, accompagnata dalle materiche illustrazioni di Amanda Mijangos, ci porta nelle giornate di un giovane mexica (così si chiamava la popolazione che in Europa conosciamo come “aztechi”) che studia per imparare il mestiere del padre, un tlacuilo (scriba), per poter dipingere le parole dei saggi sull’amatl, la preziosa carta dei mexica.

Dall’essere semplice suono, le parole entreranno nel cuore del tlacuilo, che le “addormenterà” sulla pagina così che potranno “risvegliarsi” quando verranno lette da chi verrà dopo. Una meravigliosa metafora dell’insegnamento e dell’apprendimento.

Una cultura che affonda le radici nel mondo naturale Entriamo nella bottega del tlacuilo, dove la giornata inizia presto, con una ciotola di cioccolata condivisa, e finisce quando il sole si nasconde dietro le montagne; pennelli intrisi negli inchiostri rossi e neri danzano sulla carta dipingendo volti, fiori e animali.

Noi i libri li chiamiamo amoxtli. […] I nostri libri sono lunghe strisce di amatl o di pelle di cervo. E quando sono pronti, si ripiegano così, come un bruco.”

La cultura mexica affonda le sue radici nel mondo naturale: così gli amoxtli diventano bruchi che si ripiegano su loro stessi, la famiglia diventa una cucciolata e le parole sono farfalle trasparenti da trattare con cura.

Ma nella bottega del tlacuilo non impareremo solo ad amare la scrittura ideografica dei mexica, vedremo anche come il loro calendario trovava solide basi nello studio dell’astronomia, impareremo come questo popolo chiamava i giorni della settimana, cosa usava mangiare per colazione o per cena e come trasmetteva la sua cultura di generazione in generazione.

Sullo sfondo, ancora come incubo appena accennato, l’arrivo dei Conquistadores.

Un rapporto profondo e indissolubile tra padre e figlio

Un giorno sarò io a dover dipingere quel che dice il cielo.”

Il giovane apprendista osserva con attenzione il mestiere del padre perché un giorno dipingere parole sarà anche il suo lavoro. L’attenta imitazione dei movimenti dell’uomo, dapprima solo per emulazione e poi con sempre maggior consapevolezza della portata culturale dell’attività di famiglia, renderà il loro rapporto profondo e indissolubile, fatto di condivisione di spazi e strumentazioni ma anche di cultura.

Una scrittura che dipinge parole

Scrittura e illustrazione sono profondamente collegate in questo libro, come nel cuore del tlacuilo.
La penna leggera di Sandra Siemens dipinge letteralmente le parole davanti ai nostri occhi, utilizzando un linguaggio essenziale e concreto ma anche intensamente poetico.
Molta attenzione viene posta nel chiamare ogni cosa con il suo nome originale, una scelta conservata e valorizzata nella traduzione italiana. Il linguaggio dei Conquistadores e quello successivo degli studiosi europei non viene mai utilizzato, così da permetterci una totale immersione nel Centro America precolombiano.

Illustrare il mondo
Il linguaggio mexica fortemente visivo e ancorato al mondo naturale viene recuperato anche dalle illustrazioni di Mijangos, che con segni materici e pennellate piene di vita affianca energicamente i testi di Siemens.

Un linguaggio visivo sintetico fatto di forme geometriche e colori decisi che traducono in uno stile espressivo moderno gli stilemi mexica.

Premi e riconoscimenti

Mio papà dipinge parole figura nella lista New York Public Library’s Best Books of 2021 ed è citato nella shortlist della Chen Bochui 2022, China Shanghai International Children’s Book Fair.

Inoltre, Amanda Mijangos è tra gli illustratori selezionati quest’anno per la Mostra Illustratori della Bologna Children’s Book Fair.

Un nuovo titolo della collana Filopiume

Mio papà dipinge parole è il quinto volume della collana di divulgazione illustrata Filopiume di Caissa Italia, nata nel marzo 2022. Questo libro, oltre a riflettere sulle molteplici capacità della trasmissione della parola orale e scritta, permette infatti un interessante approfondimento sulla cultura mexica, tradotta in un linguaggio facilmente accessibile anche per i lettori più giovani.

L’autrice

Sandra Siemens è una scrittrice di libri per bambini e ragazzi. Vive a Wheelwright, una cittadina a sud di Santa Fe, in Nuovo Messico. Nella sua carriera ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Norma-Fundalectura (Colombia) nel 2008 e per ben due volte il Premio Barco de Vapor (Argentina), con il libro La muralla nel 2009 e a dieci anni di distanza, nel 2019, con Bombay. Siemens ha ricevuto la Special Distinction of the National Children’s Literature Award nel 2011, nel 2015 ALIJA (Asociación de Literatura Infantil e Juvenil de la Argentina) menziona il suo La tortilla de papas e Tatuajes rispettivamente come Miglior Storia per Bambini e Miglior Romanzo per Ragazzi, riconoscimento ottenuto anche nel 2016 con il suo romanzo Lucía, no tardes, che è stato incluso anche nella lista d’onore IBBY 2018. White Ravens ha più volte scelto i volumi di Sandra Siemens per la sua selezione annuale. Molti dei suoi libri sono stati inclusi nelle liste di libri consigliati e premiati dalla Fondazione Cuatrogatos, e tra questi nel 2020 il suo Esa cuchara è stato selezionato tra i 20 finalisti.

Mio papà dipinge parole non è il primo libro in cui affronta il tema del rapporto tra genitori e figli: Mi mamà, con illustrazioni di Rocío Araya, volume anch’esso inserito tra i Migliori Libri per Bambini secondo la New York Public Library’s Best Books del 2022, è un dolcissimo albo illustrato sullo speciale rapporto che si instaura tra mamma e figlia.

L’illustratrice

Laureata in Architettura e diplomata in Illustrazione all’Accademia di San Carlos, UNAM, Amanda Mijangos ha proseguito i suoi studi di illustrazione a Buenos Aires, in Argentina, dove ha frequentato anche la Scuola d’Artigianato INBA approfondendo lo studio della ceramica artistica. Dal 2015, però, si è focalizzata sull’illustrazione e da quel momento ha illustrato libri di letteratura e di poesia per lettori di tutte le età. I suoi lavori sono stati più volte citati nella Lista d’Onore IBBY, nel catalogo White Ravens e nel Banco del Libro de Venezuela. Dal 2013 si occupa anche di insegnamento, gestendo e coordinando spazi indipendenti dedicati allo studio di tecniche d’illustrazione e insegnando disegno e illustrazione per bambini e adulti. Amanda Mijangos è stata selezionata per la Mostra Illustratori alla Bologna Children’s Book Fair 2023.

Il traduttore

Nato in una famiglia multiculturale nel 1969, Yuri Garrett abbraccia giovanissimo la professione di famiglia, quella di traduttore. La passione per le lingue e per gli scacchi lo porteranno, a inizio millennio, a fondare Caissa Italia, che in pochi anni diventa un punto di riferimento per gli scacchisti italiani. Dal 2012 ha cominciato a curiosare in altri settori e a espandere gli interessi della casa editrice. Oggi si dedica praticamente a tempo pieno all’editoria (anche se non ha mai abbandonato del tutto le 64 case: è infatti il presidente della Commissione Fair Play della Federazione Internazionale degli Scacchi), ma appena ne ha occasione torna alla traduzione, che ama ancora come quando la imparava nella bottega del padre Herbert. Sarà per questo che quando ha visto la storia del tlacuilo e di suo figlio l’ha sentita immediatamente sua?

Interni

LA CASA EDITRICE
Caissa Italia

Caissa Italia è una casa editriceindipendente attiva dal 2002 che si occupa di saggistica (scacchi, golf, giochi, musica, linguistica), teatro, narrativa italiana e libri per bambini. Marchio editoriale di riferimento per gli appassionati del gioco del golf e degli scacchi, settore nel quale ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, esordisce nel panorama dei libri per bambini nel 2017 con Giochiamo a scacchi, un raccordo quasi naturale con la produzione precedente. Il 2022 è stato un anno di svolta per la linea Kids: l’albo illustrato Amy & Louis di Libby Gleeson e Freya Blackwood ha conquistato il Premio Nazionale Nati per leggere Sezione 3-6-anni; Kris Di Giacomo si è aggiudicata il concorso IMAGE OF THE BOOK nella categoria “Best Illustration for Children’s Books” per le sue illustrazioni in Ma dove vanno a dormire di notte le farfalle?, scritto da Sara Marconi (come già Cinque minuti di Natalia Mirzoyan l’anno precedente nella categoria Original Picture Book), mentre Elanor Burgyan è risultata finalista nella stessa categoria per le sue illustrazioni nell’albo Il grande alveare, scritto daGiorgio Volpe. E sebbene non possiamo ancora divulgare la notizia, altri due riconoscimenti di primissimo piano sono già arrivati in casa editrice nel 2023! Il nome “Caissa” rimanda alla driade protagonista di un poemetto di Sir William Jones (1763), poi diventata la dea protettrice del gioco degli scacchi. Il logo è firmato dal grafico e artista Ennio Tamburi, che ha curato il restyling della casa editrice nel 2009. L’editore e direttore editoriale è Yuri Garrett; in redazione ci sono Elena Montemaggi e Tatiana Pepe. I social sono curati da Haider Bucar.

https://www.caissa.it/

https://www.facebook.com/CaissaItaliaKIDS

https://www.instagram.com/caissa_italia/

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