Un classico austriaco della letteratura per l’infanzia arriva per la prima volta in Italia.
Una favola che da oltre cinquant’anni accompagna generazioni di bambini e bambine e oggi viene proposta anche come strumento di integrazione e accoglienza.
Una piccola e immortale avventura alla ricerca di sé stessi,
seguendo le orme di un colorato animaletto.
Il piccolo Io-sono-io
scritto da Mira Lobe
illustrato da Susi Weigel
tradotto da Elena Montemaggi
cm 19,5 x 25,5
pp 32, copertina cartonata
euro 16,50
ISBN 978-88-6729-154-0
Età: 4 +
In libreria dal 27 febbraio 2023
Un animaletto dall’aspetto buffopasseggia in un prato pieno di fiori finché non incontra una rana che gli chiede “E tu chi sei?”. Il cucciolo rimane di stucco e non sa dare una risposta: a questa cosa proprio non aveva mai pensato! Così, confuso e un po’ triste, interpella diversi altri animali che incontra sul suo cammino… ma né i cavalli, né i pesci o gli ippopotami e nemmeno gli uccelli o i cani, osservandolo, riescono a dirgli chi sia. Anche se alcune caratteristiche appaiono simili, di certo non è come loro! L’animaletto, scoraggiato, sembra rassegnato a non conoscere la sua origine, ma poi…
Un inno alla diversità e all’autoaffermazione
Il piccolo Io-sono-io di Mira Lobe traduce la questione filosofica della ricerca dell’identità in una favola comprensibile ai più piccoli, affrontando in tono giocoso argomenti sempre attuali. Il titolo si inserisce nel fortunato solco degli albi che, tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, da Elmer, l’elefantino variopinto di David McKee a Pezzettino, di Leo Lionni, esplorano con un linguaggio a misura di bambino questioni esistenziali che fanno parte della crescita di ciascun individuo, come l’accettazione di sé e l’elaborazione necessaria per trovare il proprio posto nel mondo.
Grazie alla molteplicità di spunti creativi e riflessivi che offre, è diventato un classico della letteratura di lingua tedesca per l’infanzia, spesso usato nella scuola dell’infanzia e primaria per favorire l’integrazione dei bambini di lingua straniera.
Parole musicali e illustrazioni espressive
La traduzione di Elena Montemaggi tiene fede alle parole semplici e musicali di Mira Lobe, riproponendone la dimensione semantica senza rinunciare a una ritmica cadenzata che ricorda quella delle ballate. Il risultato è un testo divertente, ricco di allitterazioni, ripetizioni e onomatopee che incoraggiano i piccoli lettori a seguire e a partecipare alla lettura ad alta voce.
Le illustrazioni di Susi Weigel alternano tavole colorate a pagine in bianco e nero e raccontano i saliscendi emozionali del protagonista ritraendolo in espressioni curiose, stupite, a volte del tutto incredule. La sua diversità trova espressione anche in un “design” originale, che sembra provenire da un universo differente da quello cui appartengono i personaggi che lo circondano. I bambini e le bambine potranno cimentarsi a ricreare il loro Io-sono-io seguendo le istruzioni contenute nei risguardi iniziali e finali del volume,con stoffa, imbottitura e ovviamente l’aiuto di un adulto, portando la “costruzione del Sé” da un piano puramente teorico a uno pratico e materiale.
Un francobollo, una moneta e due mostre per Il piccolo Io-sono-io
Pubblicato per la prima volta in Austria nel 1972, Il piccolo Io-sono-io ha venduto da allora più di un milione di copie in lingua tedesca. Das kleine Ich-bin-ich, questo il titolo originale, è stato tradotto in diverse lingue, tra cui cinese e giapponese, ed è stato pubblicato per il mercato tedesco addirittura in tre versioni multilingue (tedesco-ucraino; tedesco-arabo-farsi; tedesco-croato-serbo-turco). Il piccolo Io-sono-io ha vinto lo Ausgezeichnet mit dem Österreichischen Kinder- und Jugendbuchpreis (Premio per il Miglior libro per bambini e ragazzi) nel 1972. Per celebrare questo piccolo e colorato protagonista, nel 2012 l’Austria ha stampato un francobollo in suo onore e nel 2022 ha battuto una moneta commemorativa da 5 euro. Nel 2014/5 il Wien Museum ha dedicato al libro e alle due autrici una mostra di enorme successo, poi replicata dal Vorarlberg Museum nel periodo 2015/6.
L’autrice
Mira Lobe nasce Hilde Mirjam Rosenthal a Görlitz, in Germania, nel distretto della Bassa Slesia, il 17 settembre 1913, da una ricca famiglia ebrea. Già all’epoca degli studi al liceo è evidente il suo talento per la scrittura, ma il suo sogno di diventare giornalista le viene negato in quanto ebrea nella Germania nazionalsocialista. Inizia così a frequentare la scuola di moda di Berlino, ma nel 1936 decide di emigrare in Palestina in cerca di un futuro migliore; lì incontra l’attore Friedrich Lobe, che sposa nel 1940 prendendone il cognome e dal quale ha due figli. Proprio in Palestina pubblica il suo primo libro per bambini nel 1948, Insu-Pu. Nel 1950, poco dopo la fondazione dello Stato di Israele, la famiglia Lobe decide di trasferirsi a Vienna, in Austria, dove Mira vivrà fino al 1995, anno della sua morte.
Durante la sua lunga carriera, Mira Lobe ha scritto quasi un centinaio di libri per bambini e ragazzi, affrontando argomenti difficili e temi di grande rilevanza sociale, come la pace e la tolleranza, senza moralismi e dando sempre molto spazio alla difesa dei diritti dei bambini, tra cui quello, non scontato, all’autodeterminazione. Tra i tanti premi ottenuti, ricordiamo il primo: il Kinder- und Jugendbuchpreis austriaco nel 1958 per Titi im Urwald. I suoi libri per bambini e ragazzi, la maggior parte dei quali illustrati da Susi Weigel, sono stati tradotti in dozzine di lingue e vengono ancora letti in tutto il mondo. In suo onore, il Ministero per la cultura austriaco assegna ogni anno sei borse di studio per la promozione di autori per bambini e ragazzi per un valore complessivo di 45.000 euro.
L’illustratrice
Susi Weigel nasce a Prostějov, in Repubblica Ceca, il 29 gennaio 1914 da una famiglia benestante. Studia all’Istituto di Arti Applicate di Vienna e all’Accademia di Belle Arti e, dopo la laurea, inizia a lavorare come illustratrice per giornali e riviste. Successivamente si trasferisce a Berlino per lavorare come animatrice ma alla fine della Seconda guerra mondiale torna in Austria, in particolare a Bludenz, dove incontra l’autrice Mira Lobe nella redazione della rivista per bambini Unsere Zeitung per la quale aveva iniziato a lavorare. La sua collaborazione con Mira Lobe dura per decenni, tanto che nella sua carriera di illustratrice per l’infanzia Weigel lavora quasi esclusivamente per i libri della sua collaboratrice e amica. Susi Weigel muore a Bludenz nel 1990, cittadina che è stata la sua casa per più di 40 anni.
La traduttrice
Elena Montemaggi, traduttrice letteraria, ha collaborato con l’Università Ca’ Foscari di Venezia in qualità di tutor per il “Corso di Perfezionamento in didattica delle lingue moderne – Indirizzo CLIL Scuola Infanzia e Primaria” mentre attualmente collabora con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna come formatrice per il progetto regionale “’Sentire’ l’inglese”; cura progetti di bilinguismo per le scuole dell’infanzia e nidi d’infanzia e scrive articoli per riviste specializzate del settore. Per Caissa Italia, oltre ad aver curato la traduzione e la redazione di diverse biografie musicali, traduce albi e libri per ragazzi delle collane Kids e Filopiume.
Interni
LA CASA EDITRICE
Caissa Italia
Caissa Italia è una casa editriceindipendente attiva dal 2002 che si occupa di saggistica (scacchi, golf, giochi, musica, linguistica), teatro, narrativa italiana e libri per bambini. Marchio editoriale di riferimento per gli appassionati del gioco del golf e degli scacchi, settore nel quale ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, esordisce nel panorama dei libri per bambini nel 2017 con Giochiamo a scacchi, un raccordo quasi naturale con la produzione precedente. Il 2022 è stato un anno di svolta per la linea Kids: l’albo illustrato Amy & Louis di Libby Gleeson e Freya Blackwood ha conquistato il Premio Nazionale Nati per leggere Sezione 3-6-anni; Kris Di Giacomo si è aggiudicata il concorso IMAGE OF THE BOOK nella categoria “Best Illustration for Children’s Books” per le sue illustrazioni in Ma dove vanno a dormire di notte le farfalle?, scritto da Sara Marconi (come già Cinque minuti di Natalia Mirzoyan l’anno precedente nella categoria Original Picture Book), mentre Elanor Burgyan è risultata finalista nella stessa categoria per le sue illustrazioni nell’albo Il grande alveare, scritto daGiorgio Volpe. E sebbene non possiamo ancora divulgare la notizia, altri due riconoscimenti di primissimo piano sono già arrivati in casa editrice nel 2023! Il nome “Caissa” rimanda alla driade protagonista di un poemetto di Sir William Jones (1763), poi diventata la dea protettrice del gioco degli scacchi. Il logo è firmato dal grafico e artista Ennio Tamburi, che ha curato il restyling della casa editrice nel 2009. L’editore e direttore editoriale è Yuri Garrett; in redazione ci sono Elena Montemaggi e Tatiana Pepe. I social sono curati da Haider Bucar.
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