Da piccolo centro contadino a Paese Museo famoso in tutto il mondo. La straordinaria storia della rinascita di San Sperate, in Sardegna, ispira un evocativo albo illustrato dal messaggio universale. Perché l’arte, la ricerca della bellezza e il coraggio di osare possono cambiare le sorti del luogo in cui si vive e abbattere ogni barriera.
Le parole dell’autrice sarda Cristina Caboni, straordinaria figlia del Paese Museo, accompagnano il lettore in un viaggio tra le preziose illustrazioni dell’esordiente Flavia Cuddemi, vincitrice del premio SansperArte Paese Museo, a cui hanno partecipato più di cento artisti provenienti da ogni angolo del mondo.
Un libro dal registro artistico e la forte connotazione internazionale, con testo in tre lingue: italiano, sardo e inglese. Un albo da collezionare.
La trama
È primavera e una luce abbagliante rischiara l’atmosfera. Stormi di rondini piroettano nel cielo, dirette verso destinazioni lontane. Due di loro si fermano a osservare il paesaggio dall’alto: è pieno di strade e case colorate, affreschi sui muri, statue di terra e di pietra, fiori ovunque e parole scritte in tante lingue. È un luogo profumato e accogliente, con una storia speciale.
Una storia che parla di rinascita, creatività, visione comune, spirito di collaborazione. Una storia che risale a molto tempo fa, quando un gruppo di amici ha deciso di rendere unico e bello il proprio paese.
Una delle rondinelle conosce la felice serie di circostanze che ha reso quello spicchio di Sardegna unico e particolare, mutandone il nome e il destino. E ne tramanda la memoria all’altra: muri bianchi che diventano muri colorati, giovani e anziani riuniti a pitturare, disegnare, progettare sculture di terra e pietra, comporre melodie e poesie.
Un sentire condiviso, un desiderio di armonia e bellezza ha animato persone comuni e richiamato artisti di ogni provenienza, che hanno contribuito a trasformare un anonimo centro contadino nel Paese Museo di San Sperate, famoso in tutto il mondo.
Le rondinelle hanno deciso: è qui, in questo posto così bello, che vogliono fermarsi e costruire il loro nido.
L’arte come stimolo all’immaginazione
Cristina Caboni, autrice affermata di romanzi pubblicati con successo dall’editore Garzanti, qui al suo primo albo illustrato, ha attinto alle sue memorie familiari per portare ai bambini e ai lettori di ogni età un messaggio universale di inclusione, accoglienza e internazionalità.
«I bambini che abitano in contesti dove l’arte è viva e ritenuta importante sono stimolati di più e hanno un’immaginazione più ricca. La loro curiosità e la loro creatività hanno la possibilità di sbocciare e svilupparsi. San Sperate è un paese che ha tanto da dare, anche a chi vuole partecipare e rendersi conto di persona. Nel libro ho voluto ricordare le persone che, oltre cinquant’anni fa, hanno contribuito a renderlo speciale, portando avanti con coraggio un progetto di cambiamento e rinnovamento. Da qui sono passati molti artisti, scrittori, cantanti, registi… persone che hanno seguito la loro ispirazione e sono riusciti a coltivare il loro talento».
Il coraggio di osare e cambiare vita
Evocativi, raffinati, limpidi, gli acquerelli di Flavia Cuddemi riflettono la luce, i colori e le atmosfere proprie di San Sperate e definiscono con personalità il ritmo della narrazione.
Un’opera di esordio che colpisce per la sicurezza del tratto e per la sensibilità con cui vengono rappresentati gli scorci cittadini, le porzioni di cielo, la commistione tra il paesaggio urbano e quello naturale, i corpi in movimento. Un chiaro omaggio alla storia di un luogo unico e all’intreccio di storie che custodisce.
«Ho rinunciato a una carriera da ingegnere per dedicarmi totalmente all’illustrazione e seguire la mia vera vocazione. Ho lavorato al libro con grande entusiasmo e senso di libertà, accompagnando i testi in modo non lineare o didascalico, ma offrendo diversi punti di vista e prospettive.
Credo che il significato più profondo che emerga dalla storia sia il coraggio di credere nelle proprie idee e darsi da fare per realizzarle. Io stessa, in fondo, ho cambiato la mia vita per inseguire la bellezza e la felicità. La storia di San Sperate ci dice che, anche partendo da condizioni in apparenza sfavorevoli, si può fare qualcosa per migliorare la propria esistenza e cambiare le sorti del luogo in cui si vive. Se si ha il coraggio di partire e di osare, se si ha una visione condivisa, se si trova la forza di mettere insieme pensieri e azioni positive, si può fare». (Flavia Cuddemi).
Il concorso internazionale
Flavia Cuddemi è risultata la vincitrice del Premio di Illustrazione Editoriale “SansperArte Paese Museo”, concorso internazionale per illustratori indetto dall’Associazione Noarte Paese Museo e da ATI SanSperArte Paese Museo, in collaborazione con il Comune di San Sperate (SU) e con la Fundação Bienal de Arte de Cerveira (PT). Il concorso ha visto la partecipazione di oltre 100 artisti e le tavole più meritevoli sono state esposte alla Mostra della XXI
Biennale Internazionale d’Arte di Cerveira (Portogallo). La vincitrice si è aggiudicata la pubblicazione dell’albo, un premio in denaro e una residenza a San Sperate (SU) finalizzata a conoscere in prima persona la realtà del Paese Museo.
Da quassù è dedicato a tutti i giovani che nel 1968 sono stati protagonisti della rivoluzione culturale che ha trasformato il piccolo centro di San Sperate in Paese Museo e in particolar modo alla memoria di Pinuccio Sciola (1942-2016), artista di fama internazionale padre del Paese Museo nonché fondatore e direttore artistico dell’Associazione Noarte.
Dati tecnici
Da quassù
Testo di Cristina Caboni
Illustrazioni di Flavia Cuddemi
Traduzione in sardo Salvatore Mossa
Traduzione in inglese Ellen Pala e Davide Artizzu
Edizione Noarte Paese Museo, 2020
ISBN: 9788890879289
PVC free 100% Natural Paper
Euro: 18,00
Età: dai 3 ai 110 anni
L’autrice
Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. È l’autrice dei romanzi pubblicati da Garzanti Il sentiero dei profumi – bestseller venduto in tutto il mondo, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere – e il suo seguito, Il profumo sa chi sei, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti – Premio Selezione Bancarella 2017 – La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice.
L’illustratrice
Flavia Cuddemi nasce a Scicli, in Sicilia, nel 1988. Studia a Pisa ingegneria biomedica e finiti gli studi inizia a lavorare utilizzando la sua formazione. Dopo pochi anni e molte riflessioni lascia il suo lavoro per dedicarsi completamente alla vocazione per il disegno. Si trasferisce a Roma per studiare illustrazione, e a Roma vive e lavora oggi. Da quassù si può acquistare sul sito dell’editore e nelle migliori librerie.
Immagini del libro
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San Sperate Paese Museo
Sino agli anni Sessanta San Sperate, in provincia di Cagliari, era un paese come ce ne sono tanti. Lo spazio pubblico, rappresentato dalla strada, è caratterizzato dalla monocromia. La pavimentazione stradale è in terra battuta e le facciate degli edifici in mattoni di terra cruda. Il marrone della terra è il colore dominante, contrastato dall’azzurro del cielo e dal verde della vegetazione.
Lo spazio privato, con la tipica tipologia della casa campidanese chiusa in se stessa, definisce un elemento architettonico fondamentale, il muro. Elemento di separazione tra spazio pubblico e spazio privato. Solo nel 1968 il paese è capace di trasformarsi architettonicamente, socialmente e culturalmente. La trasformazione lega una storia personale, quella di Pinuccio Sciola, a una storia collettiva, quella della sua comunità. Al tempo artista ventiseienne, Sciola alterna periodi di permanenza nel suo paese a viaggi di studio attraverso l’Europa per frequentare importanti accademie d’arte. Ad ogni rientro in Sardegna il gap culturale tra lui ed i suoi amici cresce, conducendolo ad un bivio: lasciare il suo paese per andare incontro ad un mondo ricco di stimoli creativi o lavorare affinché quel mondo possa entrare a far parte del suo paese.
La scelta della seconda strada coinvolge tanti giovani sansperatini, che nel giugno del 1968, armati di calce, trasformarono un paese di terra in un paese dai muri bianchi, muri che si apprestano a divenire un nuovo ambito progettuale. Il muro, da elemento di separazione tra spazio pubblico e spazio privato, nel 1968 si trasforma in elemento di unione, un supporto alla partecipazione sociale di una comunità capace di ricostruire la propria identità e di aprirsi a realtà culturali esterne.
Da questo momento il Paese Museo, così ribattezzato, diventa un forte richiamo per artisti di tutto il mondo, che ogni anno lavorano per le strade di San Sperate. A più di cinquant’anni di distanza, lo slancio creativo nato nel 1968 non si è ancora fermato: si è andati oltre i murales, il colore è passato dai muri alle strade, le produzioni non più solo pittoriche sono passate alla multimedialità, il paese si è trasformato in un laboratorio internazionale a cielo aperto in cui le uniche “regole” sono il lavorare nello spazio pubblico con il coinvolgimento della comunità. Attualmente San Sperate ospita nello spazio pubblico oltre 500 opere tra murales, sculture, installazioni… e le sue strade sono continuo scenario di produzione di contenuti culturali.
Noarte Paese Museo
L’associazione culturale Noarte Paese Museo opera con dedizione e sentimento affinché la Sardegna sia un centro internazionale di scambi e confronti culturali. Secondo un format nato nel Paese Museo di San Sperate dal 1968, ospita artisti di tutto il mondo che lavorano nello spazio pubblico in stretta relazione con le comunità locali e intreccia relazioni internazionali finalizzate alla produzione e diffusione dell’arte contemporanea.
www.paesemuseo.com
www.sansperarte.com
L’intero progetto, che include albo illustrato, concorso, residenza d’artista e pubblicazione, fa parte di SanSperArte POR Sardegna F.E.S.R 2014/2020 ASSE III AZIONE3.7 BANDO CULTURE LAB cofinanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.
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