Un romanzo coinvolgente che racconta i pensieri, le passioni, le paure e il coraggio degli adolescenti, pronti a risollevarsi dalle macerie, quali che siano.
Il quarto titolo della collana BORDER di edizioni corsare è firmato da Antonella Giacon e ci porta nell’Italia degli Anni Settanta durante il terremoto in Friuli, dove Anita, giovanissima volontaria, è protagonista di un’esperienza che le cambierà la vita.
In libreria dal 13 dicembre 2024
Il giorno dopo, di quel terremoto a scuola parlavano tutti. In cortile a ricreazione Ciccio e Checco, due dell’ultimo anno, stavano parlando: “… coperte, latte, scatolette, la tenda grande da campeggio e le pale… “Che fate?” chiedo. “Partiamo per il Friuli”. Hanno tutti e due 19 anni e hanno la patente. “Andiamo con due macchine e le riempiamo di roba, sta partendo un sacco di gente, qualcuno già stanotte, appena avuta la notizia”. “E poi?” “Se è possibile ci fermiamo lì. Abbiamo una canadese piccola. Li guardo. Mi piacerebbe tanto andare con loro, ma non ho il coraggio di chiederglielo. Checco pare che indovini quello che sto pensando. “Se vuoi venire un posto in macchina c’è…”
Giugno 1976: Anita, liceale sedicenne, insieme all’amica Fiamma, decide di partire come volontaria per aiutare le popolazioni del Friuli colpite da un terremoto di proporzioni devastanti, che ha distrutto decine di paesi e provocato la morte di quasi un migliaio di persone. Qui trova una realtà totalmente diversa da quella cittadina in cui è cresciuta. La vicinanza con ragazzi e ragazze che vivono e affrontano le difficoltà con una forza d’animo e un senso di responsabilità a lei sconosciuti segna profondamente la sua vita. In Friuli Anita conosce anche, per la prima volta, l’amore, grazie all’incontro con Nes, suo coetaneo, già provato dalla durezza dell’esistenza.
Dopo Qualcosa di speciale e Quattro giorni, Antonella Giacon torna in libreria per edizioni corsare con un nuovo potentissimo romanzo che riporta alla luce eventi che hanno condizionato la storia del nostro Paese, leggendoli con il filtro e l’autenticità di un’adolescente alle prese con emozioni ed esperienze mai provate prima di allora.
Una storia vissuta in prima persona
La narrazione prende spunto da vicende vissute in prima persona dall’autrice, che, come tanti giovani provenienti dal Veneto e da tutta Italia, nel 1976 si recò fra i volontari in Friuli, a Sedili, una piccola frazione di Tarcento. Curare le pietre è un viaggio che unisce i ricordi a un lavoro di ricostruzione storica e di ricerca, basato sulle testimonianze di chi ha affrontato la tragedia del terremoto.
«Curare le pietre è frutto di un’immersione durata più di due anni in un tempo apparentemente lontano, il 1976, ma improvvisamente e non volutamente tornato per me alla luce con ricordi e sensazioni vividissime che mi hanno spinto, direi costretto, a scrivere. Questo anche grazie a un vecchio diario, delle lettere che hanno costituito i primi frammenti su cui ho iniziato a imbastire la storia.»
Antonella Giacon
Gli anni Settanta
In questo romanzo ambientato fra il Veneto e il Friuli, Antonella Giacon ci porta nel vivo degli Anni Settanta, con gli scontri di piazza, le grandi manifestazioni, l’affermazione del movimento femminista e l’impegno civile e politico dei giovani. Troviamo fra le pagine molti riferimenti, citazioni di libri, canzoni, film che ricreano l’atmosfera di quel periodo, caratterizzato dalla voglia e la speranza di cambiare le cose, sentimenti che sembrano così lontani dalla disillusione, il distacco e la solitudine di molti ragazzi e ragazze di oggi. In questo contesto vivono Anita, seconda di tre figli, la madre casalinga, il padre impiegato, la sorella minore Mimmi e il fratello maggiore Patrizio, studente universitario che cerca la sua indipendenza lontano da casa. La famiglia, presenza costante e punto di riferimento, è il rifugio dove tornare e da cui contemporaneamente emanciparsi.
Una scrittura in presa diretta
La lettura è un’immersione totale nella vita di Anita, dell’amica Fiamma, di Nes e della montagna ferita, dove la lingua della comunità è il friulano, usato in alcuni dialoghi ed espressioni per rimarcare il senso di appartenenza a un mondo che rivendica la propria identità. La narrazione in prima persona non ricostruisce le vicende attraverso continui flashback, in cui la protagonista rivive ciò che ha provato. La sua è la voce schietta e sincera di un’adolescente, che racconta le emozioni, la voglia e la curiosità di aprirsi agli altri, ma anche il disorientamento e la paura. Sentimenti intensi, come quello che prova per Nes, suo coetaneo, figlio di un padre padrone, costretto a crescere troppo in fretta. Nonostante siano profondamente diversi, li unisce un legame sincero, qualcosa di completamente nuovo per Anita, che con lui conoscerà per la prima volta l’amore.
Fra la distruzione e il dolore, la giovane scoprirà di avere molte cose in comune con i ragazzi e le ragazze che incontra: da loro imparerà a guardare al futuro attingendo alla forza che ognuno ha dentro di sé per ricominciare.
«Curare le pietre può trasmettere questo ai giovani: che da ogni maceria si può partire per ricostruire e che spesso le macerie fanno luce su ciò che di più vero, coraggioso e tenace teniamo dentro di noi, sempre.»
Antonella Giacon
La collana
BORDER è la nuova collana di narrativa che edizioni corsare propone a chi ama leggere, senza un’età di riferimento. Storie in bilico, che oltrepassano i confini tra le diverse età e i generi letterari e quei momenti cruciali che la vita, con le sue continue sfide, ci chiama ad affrontare e superare. In questi anni in cui proprio i confini – geografici, politici o sociali – sono sempre più presenti e condizionano pesantemente le vite di tutti, BORDER rappresenta la linea da superare, il passaggio decisivo per un cambiamento dentro o fuori di noi. Curare le pietre è il quarto titolo della collana, di cui fanno parte L’estate in cui Ethan salvò San Francisco di Gianluca Grechi, L’ultimo tornado di Alberto Bellini e Diana e il segreto dei Lupasky di Giuliana Fanti.

Curare le pietre
Scritto da Antonella Giacon
copertina di Andrea Calisi
collana BORDER
Narrativa Young Adult
272 pagine, formato 15×21 cm
euro 13,00
ISBN 978-88-99136-98-7
14+
L’AUTRICE – Antonella Giacon
Antonella Giacon, nata a Padova, vive e lavora a Perugia come insegnante. È formatrice in scrittura creativa e didattica della poesia presso le scuole primarie e secondarie di primo grado. Tiene corsi di scrittura per bambini, adolescenti e adulti in diversi contesti. Ha pubblicato libri di poesia e scritto drammaturgie per spettacoli teatrali. Con Edizioni Corsare ha già pubblicato i romanzi Qualcosa di speciale e Quattro giorni.
LA CASA EDITRICE
Edizioni corsare nasce nel 2000 da un progetto di Giuliana Fanti orientato alla pubblicazione di libri di teatro contemporaneo internazionale. Il 2003 è l’anno in cui ha inizio la pubblicazione di albi illustrati per bambini e ragazzi, caratterizzati da una forte cifra autoriale e da un lavoro costante di ricerca e progettazione grafica. E ancora libri di teatro per ragazzi, teatri pop-up, la collana Teatri di carta (albi ispirati a spettacoli teatrali), narrativa per ragazzi e ragazze dai 9 ai 13 anni, la serie La Collanina, per le prime letture autonome e, ultima, la collana Border, per un pubblico young adult. La grande cura per la qualità dei testi e delle illustrazioni è una cifra della casa editrice che privilegia progetti originali. I suoi libri sono pubblicati in molti Paesi, tra cui: Brasile, Stati Uniti, Cina, Taiwan, Russia, Corea del Sud, Romania, Francia, Spagna.
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